Il Significato di "Marketing": Dalla Superficie alle Strutture Mentali
Quale è il significato di "marketing"? Quello vero, intendo. Non puramente teorico.
Prima di tuffarci in questo viaggio nel cuore della disciplina, una premessa fondamentale: il marketing non è pubblicità, non è manipolazione e non è nemmeno semplice vendita. Il marketing è una complessa architettura di significati che, quando costruita con metodo scientifico, permette di edificare strutture mentali durature nella mente dei clienti. In questo articolo esploreremo l'evoluzione di questo concetto, la psicologia che lo governa e perché il branding rappresenta il suo apice, con esempi concreti tratti dalla ricerca e dall'esperienza sul campo.
L'evoluzione del significato di marketing: dalla produzione al cliente
Il marketing, termine derivante dal verbo inglese "to market" (immettere sul mercato), ha subito una metamorfosi radicale nel corso del tempo. Se negli anni '50 e '60 il paradigma dominante era il marketing di massa, focalizzato sul prodotto e sulla filosofia del "make and sell", i decenni successivi hanno visto un cambio di rotta fondamentale.
Negli anni '70 e '80, assistiamo a una trasformazione che rivoluziona il DNA stesso del marketing: l'attenzione si sposta dal prodotto al cliente. Non si tratta più di vendere ciò che si produce, ma di produrre ciò che si può vendere in base alle esigenze della domanda.
È la nascita del marketing relazionale o "sense and respond", un approccio che riconosce il valore delle relazioni a lungo termine con i clienti.
L'era digitale e la personalizzazione
Con l'emergere di Internet negli anni '90, il marketing subisce un'ulteriore evoluzione. La rivoluzione digitale amplia esponenzialmente le possibilità di interazione tra aziende e consumatori, rendendo la relazione più diretta, personalizzata e misurabile.
Oggi, nell'era dei big data e dell'intelligenza artificiale, il marketing ha assunto una dimensione profondamente scientifica, capace di anticipare i bisogni dei consumatori prima ancora che questi ne siano pienamente consapevoli.
Secondo la definizione moderna dell'American Marketing Association, il marketing è infatti "una funzione organizzativa e un insieme di processi volti a creare, comunicare e trasferire valore ai clienti e a gestire i rapporti con essi in modo che ciò vada a vantaggio dell'organizzazione e dei suoi stakeholder". Una frase che sottolinea come il focus si sia spostato dalla semplice vendita alla creazione di valore reciproco.
La psicologia alla radice delle decisioni d'acquisto
Per comprendere il vero significato del marketing contemporaneo dobbiamo scavare nella mente del consumatore. La psicologia comportamentale ci insegna che le decisioni d'acquisto sono influenzate da fattori emotivi, razionali e inconsci.
Le ricerche sulla psicologia del consumatore mostrano che i comportamenti sono influenzati da esperienze passate, ambiente circostante e interazioni sociali. Questo spiega perché campagne pubblicitarie che fanno leva sulle emozioni spesso superano in efficacia quelle basate esclusivamente su argomentazioni razionali.
L'architettura delle scelte
Consideriamo ad esempio il fenomeno dell'ancoraggio cognitivo. Quando Apple lancia un nuovo iPhone, spesso presenta prima il modello più costoso, "ancorando" la percezione del valore a un punto di riferimento elevato. Questo fa apparire i modelli successivi più convenienti per comparazione, anche se oggettivamente costosi. Non è manipolazione, è comprensione dei processi cognitivi che guidano le nostre decisioni.
La psicologia del marketing rivela anche l'importanza dell'urgenza e della riprova sociale nelle decisioni d'acquisto. Quando vediamo un prodotto con disponibilità limitata o notiamo che molte persone lo hanno già acquistato, siamo più propensi a desiderarlo. Booking.com utilizza magistralmente questo principio mostrando quante persone stanno visualizzando la stessa camera o quante prenotazioni sono state effettuate nell'ultima ora.
Casi di studio empirici
Come abbiamo visto, il marketing moderno si basa su una profonda comprensione della psicologia del consumatore e dell'importanza di costruire strutture mentali durature. Per approfondire il concetto, analizziamo alcuni esempi concreti di campagne e approcci che hanno utilizzato principi psicologici e strategie innovative per influenzare il comportamento dei clienti.
1. Starbucks: Operant Conditioning e Fedeltà
Starbucks è un esempio emblematico di utilizzo della psicologia comportamentale per incentivare la fedeltà. Attraverso il suo programma di ricompense, l'azienda applica il principio del condizionamento operante: i clienti ricevono punti per ogni acquisto, che possono essere riscattati per prodotti gratuiti. Questo sistema non solo stimola le visite ripetute, ma crea un senso di gratificazione immediata che rafforza il legame emotivo con il brand.
2. Coca-Cola: Salienza del Marchio e Coerenza
Coca-Cola ha costruito una rete di associazioni mentali attorno al proprio marchio, come la celebrazione, la felicità e la convivialità. Un famoso esempio è stato il fallimento del "New Coke" negli anni '80, quando l'azienda ha cambiato la formula del prodotto principale per competere con Pepsi. La reazione negativa dei consumatori ha dimostrato quanto fosse importante mantenere la coerenza con le aspettative dei clienti. Tornando alla formula originale, Coca-Cola ha rafforzato la sua salienza come bevanda iconica.
3. Luckin Coffee: Psicologia Relazionale nel Mercato Cinese
Luckin Coffee, un brand cinese emergente, ha utilizzato strategie basate sulla psicologia relazionale per competere con giganti internazionali come Starbucks. La sua espansione rapida (oltre 10.000 negozi in pochi anni) è stata possibile grazie a promozioni aggressive, prezzi competitivi e un focus sulla convenienza digitale attraverso app mobili. Questo approccio ha sfruttato i bisogni psicologici dei consumatori moderni, come la velocità e l'accessibilità.
4. Casper: Consistenza e Impegno Graduale
Casper, azienda specializzata in prodotti per il sonno, utilizza il principio psicologico di impegno e coerenza per fidelizzare i clienti. Ad esempio, offre una prova gratuita di 100 notti per i suoi materassi. Questo piccolo impegno iniziale consente ai consumatori di sentirsi più coinvolti nel processo d'acquisto e aumenta la probabilità che completino l'acquisto.
5. Booking.com: Scarcity e Urgenza
Booking.com sfrutta il principio della scarsità mostrando messaggi come “Solo 3 camere rimaste a questo prezzo” o “10 persone stanno visualizzando questa struttura”. Questi elementi creano un senso di urgenza che spinge i consumatori ad agire rapidamente per evitare di perdere l'opportunità.
6. Nespresso: Premiumizzazione del Prodotto
Nespresso ha trasformato il caffè da prodotto commodity a esperienza premium attraverso un ecosistema ben progettato: macchine esclusive, capsule brevettate e boutique eleganti. Questo approccio crea associazioni mentali di lusso e raffinatezza che giustificano prezzi più alti rispetto ai concorrenti.
7. WiserNotify: FOMO (Fear of Missing Out)
WiserNotify utilizza notifiche in tempo reale per creare un senso di esclusività e urgenza nei visitatori dei siti web. Ad esempio, mostra quante persone hanno acquistato un prodotto o stanno visualizzando una pagina specifica, sfruttando la paura di perdere un'opportunità unica.
8. HMRC (Regno Unito): Reverse Social Proofing
L'HMRC (Her Majesty's Revenue and Customs) ha utilizzato il principio della riprova sociale inversa in una campagna per aumentare la conformità fiscale. L'annuncio sottolineava che “la maggior parte delle persone paga le tasse in tempo”, facendo leva sul desiderio dei cittadini di conformarsi alle norme sociali prevalenti.

Brand Salience: la chiave per conquistare la mente
Uno degli aspetti più rivoluzionari della ricerca sul marketing è aver rubato dalla scienza cognitivia il concetto di Brand Salience (salienza del marchio), sviluppato dai ricercatori dell'Ehrenberg-Bass Institute. La salienza è definita come "la propensione del brand ad essere notato o a venire in mente nelle situazioni di acquisto".
La ricerca empirica dimostra che i consumatori raramente fanno scelte ponderate tra marchi, ma tendono a scegliere quelli che vengono in mente più facilmente nei momenti di acquisto. Questo è il potere della salienza: essere il primo brand che il cervello richiama quando emerge un bisogno.
Misurare la salienza nella mente
La salienza non si misura con le tradizionali metriche di awareness come il "top of mind", che utilizzano solo un singolo stimolo (il nome della categoria di prodotto). La vera salienza è multidimensionale e richiede la misurazione delle associazioni mentali che il consumatore ha con il brand in diversi contesti d'uso e situazioni.
Un esempio illuminante di brand salience è Coca-Cola.
Quando pensiamo a una bevanda per accompagnare un pasto, a una pausa rinfrescante o a una celebrazione, Coca-Cola tende a emergere spontaneamente nella mente. Questo non accade per caso, ma è il risultato di decenni di marketing coerente che ha creato una rete di associazioni mentali attorno al brand.
Il branding come costruzione di strutture mentali
Se la salienza è la chiave per essere notati, il branding è il processo attraverso il quale si costruiscono e si mantengono queste strutture mentali. Il branding non riguarda solo loghi e identità visive, ma la creazione sistematica di associazioni che rendono un marchio distintivo e memorabile.
Prendiamo l'esempio di Red Bull. L'azienda ha costruito una complessa rete di associazioni mentali attorno al proprio marchio: energia, sport estremi, performance, superamento dei limiti. Queste associazioni non sono casuali, ma frutto di una strategia coerente che va dalle sponsorizzazioni sportive, alla proprietà di team di Formula 1, fino alla creazione di eventi proprietari come il Red Bull Flugtag.
Quando un consumatore si trova davanti a uno scaffale di energy drink, il cervello richiama automaticamente questa rete di associazioni, aumentando significativamente la probabilità che Red Bull venga scelta. Questo è il potere del branding come costruttore di strutture mentali.
IKEA ha compreso profondamente un principio psicologico fondamentale: le persone attribuiscono maggior valore a ciò che contribuiscono a creare. Questo fenomeno, noto come "effetto IKEA", è stato dimostrato da ricerche di psicologia comportamentale. IKEA non vende semplicemente mobili a basso costo, ma un'esperienza di co-creazione che fa sentire i clienti parte del processo. Dal percorso attraverso l'esposizione fino al montaggio a casa, ogni elemento è progettato per massimizzare il coinvolgimento e, di conseguenza, la soddisfazione e la fedeltà.
La misurazione scientifica dell'efficacia del marketing
Il significato contemporaneo del marketing include necessariamente la misurazione scientifica della sua efficacia. Non si tratta più di "metà del mio budget pubblicitario è sprecato, ma non so quale metà" (attribuita a John Wanamaker). Oggi, grazie agli strumenti di analisi digitale, possiamo misurare con precisione l'impatto delle nostre strategie di marketing.
L'approccio dell'Ehrenberg-Bass Institute alla misurazione della salienza del brand è esemplare in questo senso. Non si limita a misurare metriche superficiali come la notorietà, ma utilizza campioni rappresentativi di associazioni mentali per mappare la presenza del brand nella mente dei consumatori. Se queste associazioni seguono la distribuzione statistica prevista dal modello NBD-Dirichlet (lo stesso che descrive i pattern di acquisto), abbiamo un'indicazione solida che stiamo misurando correttamente la salienza.
Cosa è oggi il significato di Marketing
Il significato di marketing è profondamente evoluto nel tempo, da attività focalizzata sul prodotto a disciplina scientifica che integra psicologia, tecnologia e creatività per costruire strutture mentali durature nella mente dei consumatori.
Il vero marketing non riguarda manipolazione o vendite aggressive, ma comprensione profonda dei meccanismi decisionali umani e creazione di valore reciproco. Come ha dimostrato la ricerca dell'Ehrenberg-Bass Institute, i brand che riescono a costruire salienza hanno un vantaggio competitivo significativo. Non devono convincere i consumatori ogni volta da capo, perché sono già presenti nella loro mente.
Nel mondo ipercompetitivo e sovraccarico di informazioni in cui viviamo, "conquistare la mente significa conquistare il mercato". Questo è il significato più profondo del marketing moderno, così come da sottotitolo del libro Digital Deep Marketing del nostro founder Francesco Galvani: non si tratta semplicemente di vendere prodotti, ma di costruire architetture mentali che guidano naturalmente le scelte dei consumatori.
In definitiva, chi comprende veramente il significato del marketing sa che non si tratta di urlare più forte dei concorrenti, ma di sussurrare le parole giuste all'orecchio giusto nel momento giusto. Non si tratta di manipolare, ma di comprendere. Non si tratta di vendere, ma di costruire. Non si tratta di prodotti, ma di persone. E soprattutto, non si tratta di transazioni a breve termine, ma di strutture mentali che durano nel tempo.
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Mentre il marketing continua a evolversi, la frontiera più promettente sembra essere l'integrazione tra neuroscienze, intelligenza artificiale e psicologia comportamentale. La capacità di prevedere e anticipare i bisogni dei consumatori prima ancora che emergano rappresenta il prossimo orizzonte. Ma qualunque sia il futuro tecnologico, i principi fondamentali rimarranno gli stessi: comprendere la mente umana, costruire strutture mentali durature e creare valore reciproco tra brand e consumatori.